Il 23 settembre 1909 venne pubblicato per la prima volta il romanzo Il Fantasma dell’Opera. Ecco perché ne parliamo proprio oggi. Diciamo, tra l’altro, che il Fantasma è arrivato a me in una strana recente coincidenza.
Un paio di settimane fa mi trovavo in viaggio in Irlanda, in un paesino molto carino che si chiama Dingle, definito “capitale dei foodie”. Di fatto, si mangia molto bene!
Ero in un albergo, o meglio in una guesthouse arredata con gusto e con pezzi di antiquariato.
Alla ricerca di un phon per asciugare non solo i capelli ma i vestiti piuttosto bagnati, mi era stato detto dalla padrona di casa di aprire uno scomparto di una cassettiera antica. E cosa trovo dentro al cassetto?
Un libretto de Il Fantasma dell’Opera, anzi il libretto della premiere mondiale del musical di Andrew Lloyd Webber nel 1986 al Her Majesty’s Theatre a Londra. Dove tuttora la pièce teatrale viene presentata.
Ecco la foto, sia del libretto che della cassettiera!
E ora vi raccontiamo tutto!
Nascita e trama de Il Fantasma dell’Opera
Il Fantasma dell’Opera, prima di essere un musical teatrale o un film, in realtà è un romanzo scritto da Gaston Leroux. Fu pubblicato per la prima volta come serie su Le Gaulois dal 23 settembre 1909 all’8 gennaio 1910 ed edito in volume alla fine di marzo 1910 da Pierre Lafitte.
Pubblicato dopo Il mistero della stanza gialla e Il profumo della dama in nero, conferma il successo di Gaston Leroux e rimane sicuramente, nel mondo, la sua opera più famosa.
L’inizio della vicenda
Una sera al teatro dell’opera Garnier troviamo Christine Daaé, una giovane cantante.
Il visconte Raoul de Chagny, un amico d’infanzia, cerca di farsi riconoscere da lei, ma la giovane donna finge di non riconoscerlo. Successivamente, lei lo fugge con tutti i mezzi in un modo inspiegabile, con grande disperazione del visconte appassionatamente innamorato.
A volte scompare per parecchio tempo ed è generalmente molto strana. Non ricorda i protagonisti di Beetlejuice? Tra l’altro, non è l’unica ad essere strana.
Niente va davvero bene all’opera Garnier, che è teatro di drammi ripetuti: il grande lampadario crolla sul pubblico, un macchinista viene trovato impiccato, i registi sono costretti a dare 20.000 franchi al mese per l’affitto del teatro ad uno sconosciuto e a riservargli la loggia n.5.
Le voci su questi accadimenti sono all’ordine del giorno: tutti assicurano che questi inconvenienti sono causati dal Fantasma dell’Opera, un essere disumano che infesterebbe l’edificio.
Alla fine, dopo diverse avventure, Christine Daaé prende da parte il visconte sui tetti dell’Opéra Garnier per non farsi sentire. Gli confessa che anche lei è appassionatamente innamorata di lui e gli spiega il suo strano comportamento. Gli confida che, da tempo, aveva assistito a un miracolo: una sera, nel suo camerino, ricevette una visita di una voce melodiosa che le impartì lezioni di canto, il che spiega i suoi rapidi progressi.
Gli dice anche che quello che credeva essere l’Angelo della Musica (un genio di cui il padre di Christine ha parlato a lei e a Raoul) è in realtà un orribile fantasma che la ama. Spiega che non è ancora lì, solo perché fa credere al fantasma che anche lei lo ama. Tuttavia, ammette di essere disgustata dalla mostruosa bruttezza del fantasma e implora Raoul di rapirla e di fuggire lontano. Non sanno però che fantasma li spia.
La risoluzione
Infatti scoperta del volto orribile di Erik (il fantasma) la condanna a diventare sua prigioniera.La povera giovane non sa cosa fare, è terrorizzata da Erik.
Raoul e Christine progettano successivamente di fuggire, ma la cantante scompare sul palco dopo che il teatro è stato immerso nell’oscurità improvvisa, durante una nuova rappresentazione del Faust di Gounod. È ovviamente il Fantasma l’autore di questo rapimento, impazzito completamente di gelosia.
Raoul si mette subito alla ricerca di lui e viene aiutato dal Persiano, uno strano personaggio che conosce bene Erik per averlo salvato in passato. I due uomini entrano quindi nei labirintici sotterranei dell’Opera. Ma sfortunatamente finiscono per cadere in una trappola di Erik: la camera delle torture.
Dalla camera delle torture, Persian e Raoul riescono a comunicare con Christine. Dice loro in soggezione che Erik è determinato a uccidere tutti se non lo sposa. Mentre la situazione diventa critica per Raoul, il Persiano riesce ad aprire una botola. Conduce a una stanza dove i barili allineati sono pieni di polvere: il fantasma sta progettando di far saltare in aria il teatro dell’opera! Erik dà a Christine un ultimatum: scegliere di diventare sua moglie e salvare tutti, oppure rifiutare e condannare l’opera. Christine sceglie di diventare sua moglie. Alla fine, finisce per essere sinceramente commossa dal Fantasma, che chiede solo una cosa: essere amato.
Erik vedendo la compassione di Christine, le sue lacrime e il bacio che riceve da lui senza orrore, la libera e le concede di partire con Raoul che ama davvero.
Alla fine Erik muore “d’amore” e Christine mantiene la promessa che gli aveva fatto tempo prima: seppellirlo in un luogo in cui nessuno avrebbe potuto trovarlo.
Chi si cela dietro Il Fantasma dell’Opera?
Erik, il Fantasma dell’Opera o l’Angelo della Musica, è un uomo intelligente e molto sensibile che vive sotto il Teatro dell’Opera. Ha un carattere molto confuso e melodrammatico. Erik era un ottimo architetto, ha lavorato alla costruzione del Teatro dell’Opera stesso e dei suoi cunicoli.
Le sue origini sono confuse, anche se nel romanzo si chiarisce che poteva essere di origine francese e con trascorsi in Oriente. Aveva un viso sfigurato. Con il viso sfigurato, Erik ci era nato e per questo motivo era stato anche ripudiato dalla madre. Inizia fin da piccolo a coprirsi con una maschera. Dai pochi flashback sulla sua vita si viene a scoprire che arriva in Oriente viaggiando come un fenomeno da baraccone, un freak, come quelli del circo Barnum, per capirci.
La sua deformità era in qualche modo ripagata da un incredibile talento nel canto, cosa che ammalia Christine. Nei sotterranei del teatro, Erik lavora incessantemente a quello che sarà il suo ultimo lavoro: il Don Giovanni trionfante.
Il lascito de Il Fantasma dell’Opera
Rispetto ai grandi miti del fantastico (Frankenstein, Dracula…), Il Fantasma dell’Opera ha avuto un destino più discreto sullo schermo. Tuttavia, il romanzo di Gaston Leroux aveva risorse che potevano far sperare in molta fortuna. Un personaggio dalla bruttezza cadaverica, che infesta l’Opera di Parigi e vive nei suoi sotterranei, compositore e innamorato di una giovane cantante , che rapisce quest’ultima e non esita a uccidere per eliminare un cantante rivale… Gli ingredienti sono stati raccolti così che la commistione dei temi dell’opera (passione, follia…) e del romanzo gotico fosse all’origine di ‘un importante stirpe non solo cinematografica.
A seguito del romanzo di Leroux, ci sono state infatti molte opere letterarie e altre opere drammatiche , che vanno dai musical ai film ai libri per bambini.
Film
Tra i primi adattamenti cinematografici citiamo due film muti. Uno è adattamento tedesco chiamato Das Gespenst im Opernhaus, ormai un film perduto. È stato realizzato nel 1916. Il successivo adattamento fu realizzato nel 1925 dagli Universal Studios. Fu un successo di pubblico.
Visto che giochiamo in casa, non dimentichiamo Il Fantasma dell’Opera del 1998: diretto da Dario Argento, con Julian Sands e Asia Argento, in cui Julian Sands è un bell’uomo il cui animus deriva dall’essere stato abbandonato da bambino e cresciuto dagli innumerevoli topi nei livelli sotterranei del teatro dell’opera. Anche lui, in qualche modo, ha sviluppato capacità telepatiche. Uccide varie persone che, secondo lui, rovinano la meraviglia del teatro dell’opera.
Ricordiamo anche Il fantasma dell’opera di Joel Schumacher (2004): adattamento del musical di Andrew Lloyd Webber e Charles Hart, con Gerard Butler (come faccia uno così bono a fare un mostro rimane un mistero), Patrick Wilson ed Emmy Rossum.
Noi ne abbiamo citati giusto quattro di pellicole, ma in realtà ne sono state girate più di 10 volte tanto.
Teatro
E a proposito di musical, di tutti quelli fatti, a partire dal 1949, il più famoso è quello di Andrew Lloyd Webber del 1986. Il cui libretto mi ha “trovata” in Irlanda.
Il musical Lloyd Webber, si è concentrato sulla scrittura di un pezzo più romantico rispetto al romanzo di Leroux, per attrarre maggiormente il pubblico. Lloyd Webber ha usato nel musical anche resoconti dall’interno del romanzo, come ad esempio la caduta del lampadario.
Quando Andrew Lloyd Webber ha creato il musical, hanno iniziato a esserci disaccordi sul fatto che fosse “ispirato da” o “basato sul” romanzo di Gaston Leroux. Bill O’Connell, un assistente dei produttori cinematografici di New York, sosteneva che il nome dell’autore originale fosse incluso nel libro su cui il musical è “basato” piuttosto che “ispirato” perché vedeva quest’ultimo come una minimizzazione di Leroux. Questo è stato prodotto per la prima volta a metà degli anni ’80 e ha continuato a rimanere popolare, ancora in esecuzione a Broadway e nel West End e generando più produzioni itineranti. Il musical ha ricevuto più di cinquanta premi ed è considerato da molti il musical più popolare di Broadway.
Musica
Chi ci legge ormai lo sa che strizziamo sempre un po’ l’occhio al mondo della musica e non siamo da meno questa volta.
La band heavy metal inglese Iron Maiden includeva una canzone intitolata “Phantom of the Opera”, basata sul romanzo, nel loro album di debutto del 1980. Una registrazione dal vivo è stata inclusa come lato B del singolo dal vivo “Run to the Hills” del 1985, la cui copertina presenta la mascotte della band Eddie nei panni del Fantasma.
Prendiamo un’altra band heavy metal, gli Iced Earth, che hanno scritto una canzone intitolata “The Phantom Opera Ghost”, pubblicata nel 2001. La canzone è costruita attorno a una rivisitazione abbreviata della storia, con il cantante Matt Barlow nel ruolo del Fantasma e Yunhui Percifield nel ruolo di Christina.
La band power metal HolyHell ha eseguito una cover di “The Phantom of the Opera” dal vivo, con Eric Adams dei Manowar che canta la parte del Fantasma.
Restando in tema heavy, anche i finlandesi Nightwish hanno fatto una cover della title track del musical di Lloyd Webber. E la band gothDreams of Sanity ha registrato versioni cover della title track.
Il leggendario cantautoreBob Dylan cita Il Fantasma dell’Opera nella sua canzone Desolation Row dall’album Highway 61 Revisited. Il Fantasma è raffigurato in una scena a cena con Casanova.
Esiste addirittura una versione techno della sigla del Fantasma dell’Opera del 1992.
E, per concludere con una chicca musical-cinematrografica, la band a cappella Moosebutter ha usato la melodia di “The Music of the Night” per raccontare la storia del film Psycho, in una canzone intitolata “Psycho the Musical”.
Perchè ancora oggi amiamo Il Fantasma dell’Opera?
Come abbiamo visto, il Fantasma dell’Opera è servito come riferiemento per numerose opere musicali, letterarie, cinematografiche e non solo. Addirittura fenomeni popolari come Sex & The City o i Muppet citano quest’opera più e più volte.
Il Fantasma è chiamato “il super cattivo più gay di sempre” da Homer Simpson, in particolare la versione di Andrew Lloyd Webber. Erik sembra essere un personaggio di sfondo ricorrente nei Simpson. È apparso in diversi episodi.
Ma perchè ancora oggi amiamo e citiamo Il Fantasma dell’Opera?
Da un lato perchè si parla di un tema sempre attuale, che è il desiderio, la sessulità, l’animalità, anche quando è un po’ strana. Christine crede infatti che il Fantasma sia un “angelo della musica” inviato dal padre defunto. Ella infatti ha perso la voce quando il padre muore e la ritrova grazie al Fantasma.
Dall’altro, e questo è il lato più importante e di cui le nostre vite risentono, c’è il tema della maschera. La maschera non solo nasconde, ma permette di socializzare e, in alcuni casi, ci rende degli eroi (dice nulla Batman?)
E non dimentichiamo, in conclusione, che uno dei sentimenti più importanti che muove l’uomo, oltre l’amore, qualsiasi forma abbia, è la paura. La paura permette di entrare in una situazione prima di tutti gli altri sentimenti. Certo che se il Fantasma è Gerard Butler, la paura è l’ultimo dei sentimenti!
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