Non è la prima volta in questo blog che parliamo di personaggi forti, “diversi”, che non corrispondono propriamente ai canoni della cultura di massa.
Nei precedenti post abbiamo raccontato ad esempio le storie di Mercoledì Addams e di Wonder Woman: oggi parliamo di Daria Morgendorffer , interprete sublime di termini quali “sardonica”, ma anche “sarcastica”, “cinica” e “anticonformista”
Perché nominiamo Daria proprio oggi? Perché il 3 marzo 1997 andò in onda, negli Stati Uniti, il primo episodio della serie animata che la vede come protagonista. Fu prodotto e messo in onda da MTV che, alla fine degli anni ’90, incarnava ancora i valori dei giovani ribelli e un po’ incazzati; a differenza della MTV di oggi, ma questo è un mio modesto parere e un’altra storia.
L’origine di Daria Morgendorffer
Torniamo a Daria, serie che nasce appunto nel 1997 come spin-off di Beavis and Butt-head , dove la nostra eroina già appare in quanto compagna di classe dei due anche se con sembianze e look diversi: sembra che Daria Mongerdorffer sia l’unico personaggio di genere femminile ad avere una sorta di relazione con i due, nata da un progetto di scienze in cui erano coinvolti insieme.
Il pregio di Daria, come quello di molti altri cartoni animati in realtà, è quello di aver creato in una ventina di minuti a puntata un mondo in cui i personaggi sembrano stereotipati ma non lo sono. C’è appunto profondità nella caratterizzazione e vengono affrontate tematiche non propriamente leggere come la misantropia, la tensione dei rapporti familiari, il bullismo e l’isolamento sociale.
È proprio con il passare delle puntate che ogni stereotipo viene abbattuto e che ogni tematica difficile viene affrontata e risolta. In particolar modo la visione così pessimistica della vita di Daria Morgendorffer che, attraverso una maturazione nella serie, inizierà a cambiare, mitigando certi suoi atteggiamenti e modi di pensare.
Personaggi
Uno dei miei personaggi preferiti, estremamente convenzionale ma che poi rovescia (di tanto in tanto, non sempre) lo stereotipo è Brittany Taylor, la biondissima capitana delle cheerleader della squadra di football. È una ragazza frivola, infantile, ingenua e superficiale. Tutte caratteristiche che, perlomeno in America, vengono associate alla “biondità” ed ha la particolarità di possedere una voce acutissima. Pur essendo sciocca, ha mostrato in diverse occasioni di essere molto più intelligente di quanto non sembri. Brittany è fidanzata con Kevin Thompson, quarterback della squadra di football, caratterizzato da un’ignoranza e una stupidità impressionanti. I due sono spesso i bersagli preferiti del sarcasmo di Daria e della sua amica Jane.
Brittany però mi piace perché mi ricorda un personaggio di un film che adoro, “I love Radio Rock”: il personaggio è Kevin (che, coincidenza, è proprio è il nome del fidanzato di Brittany), chiamato dal resto dei colleghi/amici “Thick Kevin”, cioè Kevin il Tonto. Kevin, come Brittany, sembra posseduto da una stupidità disarmante, che lo porta a vestirsi da coniglietto rosa Pasquale il giorno di Natale. Però Kevin il Tonto è l’unico ad aver capito il mistero che coinvolge un altro personaggio, Karl. Non rivelo niente, guardate il film, è intrattenimento allo stato puro e ascolterete una colonna sonora da brividi!
Tornando invece alla serie Daria, chi è il vostro personaggio preferito?
Questo triste mondo malato
Oltre alla già menzionata Brittany, devo ammettere che ho sempre trovato brillante in questa serie non tanto un altro personaggio quanto la gag Questo triste mondo malato, (in inglese Sick, Sad World), un programma tv fittizio spesso visto dai personaggi del cartone, che critica gli show sensazionalisti dell’epoca (non che oggi la situazione sia poi cambiata molto) che puntano sul descrivere situazioni paradossali od oscene. La caratteristica di questo programma è di non presentarsi mai come uno show completo. L’unica cosa che viene mostrata è la sua pubblicità, che si conclude sempre con la frase “…tra poco a Questo triste mondo malato” . Il logo del programma è un occhio circondato da cerchi concentrici gialli e marroni, con in sovrimpressione il titolo scritto in lettere sanguinanti.
Questo triste mondo malato e, più in generale tutta la serie animata, ha il pregio di essere estremamente attuale anche dopo più di vent’anni dalla sua prima messa in onda.
Già mi immagino “cantanti professatisi tali da mezza giornata vincono Festival della Musica Italiana, personaggi vacui con QI negativo dominano i social network, blatte ritrovate in istituti di sanità pubblica…oggi a Questo triste mondo malato”
Peccato che per Daria Morgendorffer fosse uno show nello show, per noi oggi è proprio un sick, sad world.
#sicksadworld
#dariaconsigliacitu
La mia preferita era Jane ^.^