Cause this is Thriller, Thriller night…video!

Immagine di Zoa Studio dedicata a Thriller di Michael Jackson
Immagine di Zoa Studio dedicata a Thriller di Michael Jackson

E’ impossibile leggere il titolo dell’articolo di oggi senza canticchiare Thriller, uno dei brani più famosi del Re del Pop Michael Jackson!

Ed è altrettanto impossibile non ricordare il video che accompagnava la canzone. Anche i sassi lo hanno visto e, se vogliamo spingerci oltre, qualcuno ha pure emulato (con vari risultati) la coreografia che lo accompagna. Ammetto di averlo fatto anch’io durante il lockdown di marzo…per fortuna non ci sono prove che lo dimostrano!

Oggi 2 novembre, in occasione dell’anniversario dell’uscita del video Thriller vi raccontiamo tutto tra cui vari aneddoti estremamente curiosi. Era dai tempi di Enjoy the Silence o di Stand Inside Your Love che non parlavamo di immagini in musica che hanno fatto la storia, quindi eccoci!

L’importanza del video di Thriller

Thriller è considerato una sorta di antesignano dei video musicali come li concepiamo oggi perché, all’epoca, era stato il primo ad avere una trama, dei personaggi ben caratterizzati, una coreografia e un budget di realizzazione (come se si trattasse di un vero e proprio cortometraggio).

Fino ad allora, quindi fino al 1984, i video musicali erano un susseguirsi di immagini che accompagnavano la canzone, ma non molto di più. Ed fu proprio Michael Jackson a volere che i video diventassero una sorta di cortometraggio. Tanto che, in varie interviste, Jackson si rifiutò proprio di chiamarli video, preferendo invece l’espressione “short film”.

E per fortuna che il Re del Pop ci credette molto nel cortometraggio di Thriller tanto da volerlo pagare di tasca propria perché i produttori non volevano proprio investire in questo progetto ambizioso e milionario. Ma perché non volevano investire?

La storia racconta che Michael Jackson vide al cinema il film Un lupo mannaro americano a Londra  e che se ne innamorò tanto da voler trasporre qualcosa in stile horror in musica. L’idea non entusiasmò la sua casa discografica, la Epic Records, che considerava assurdo realizzare un video costosissimo ben un anno dopo l’uscita dell’album.

E per fortuna che Jackson alla fine lo fece realizzare il video…e chiamò a filmarlo pure John Landis, regista di Un lupo mannaro americano a Londra. Mai scelta fu più azzeccata! 

Il contenuto

L’inizio di Thriller

Il protagonista del video è proprio Michael Jackson che, insieme ad una ragazza (la modella e attrice Ola Ray) si sta dirigendo in macchina verso la campagna quando finisce la benzina. I due si ritrovano appiedati e, mentre camminano, lui chiede a lei di essere la sua ragazza, dandole un anello.

Lui afferma anche di essere diverso dagli altri, ma lei non dà peso a questa frase, rispondendogli che lo ama così com’è. Ad un certo punto, quando fa capolino la luna piena, il protagonista si trasforma in un lupo mannaro, dicendo alla ragazza di fuggire via per salvarsi da lui.

La ragazza comincia a correre attraverso il bosco, inseguita dal lupo che la raggiunge in una scena colma d’ansia. Questa scena però si rivela essere un “video dentro al video”, un  film horror proiettato nella sala d’un cinema negli anni ottanta in cui, tra il pubblico, si vede Michael Jackson con la sua ragazza (la stessa del film).

Jackson appare tranquillo e sgranocchia popcorn mentre la ragazza è agitata, tanto che alla fine esce dalla sala del cinema. Jackson la raggiunge all’esterno del cinema per dirle di calmarsi, che era solo un film, ma lei se ne va.

La danza macabra e la risoluzione della vicenda

A quel punto Michael la raggiunge e comincia a cantarle delle strofe della canzone e a ballarle intorno, così lei si rincuora e inizia a camminare con lui mano nella mano. I due passano vicino a un cimitero, dove una voce (quella dell’attore Vincent Price, che credo ricorderete come  il “creatore” di Edward Mani di Forbice) accompagna una scena in cui degli zombie escono dalle tombe. Molto appropriata la scelta del 2 novembre, sarebbe anche il giorno della commemorazione dei defunti…qui in chiave zombie!

Ad ogni modo, la coppia non si accorge di nulla fino a che gli zombie li accerchiano. La coppia cerca di non farsi toccare, ma quando la ragazza si volta, il fidanzato Jackson ha la pelle rinsecchita e gli occhi incavati tipica degli zombie (e di chi si sveglia alla mattina controvoglia per andare al lavoro!).

Lei scappa e Michael e gli zombie incominciano a ballare sulle note del ritornello della canzone.  Alla fine del ballo la ragazza si rifugia in una casa abbandonata e chiude tutto, ma gli zombie riescono comunque a raggiungerla. La ragazza disperata chiude gli occhi e grida. Ma, quando li riapre, trova il fidanzato che, nella stessa stanza è però normale e le porge la mano: ci rendiamo conto che si trattava solo di un incubo.

Alla fine della vicenda Michael e la ragazza si abbracciano e lui le dice che la riaccompagnerà a casa. In una scena memorabile, lui si volta verso la telecamera con un sorriso malizioso: ha occhi gialli e pupille verticali, come il lupo mannaro all’inizio del video. Il tutto si conclude, come nella versione audio dell’album, con la risata di Vincent Price e i titoli di coda. Un ca-po-la-vo-ro!

Curiosità sul video Thriller

Potevamo non raccontarvi qualche aneddoto su uno dei video più famosi della storia? Ecco qualche trivia super super interessante!

  • La famosa giacca di pelle rossa indossata da Jackson nel video è il vestito di una popstar più costoso al mondo: è stata stimata infatti per 1,8 milioni di dollari. Realizzata da Marc Laurent, è conservata al Julien’s Auctions di Beverly Hills.
  • Il titolo di apertura (“A causa delle mie forti convinzioni personali, desidero sottolineare che questo film non sostiene in alcun modo la fede nell’occulto”) è stato inserito a causa della fede dei Jackson. La madre di Michael, Katherine Jackson, devota Testimone di Geova, quando seppe che suo figlio avrebbe dovuto lavorare con Ola Ray (che fa la parte della fidanzata nel video), si dimostrò subito riluttante, per via del passato della Ray come coniglietta per la rivista Playboy.
  • La verità è che Thriller parla dell’adolescenza. “Durante questo periodo, ai giovani crescono i peli in luoghi inaspettati e parti della loro anatomia si gonfiano e crescono”, ha spiegato il regista John Landis, spiegando la metafora del lupo mannaro nella storia del cinema. “Tutti sperimentano queste trasformazioni fisiche nei loro corpi e nuovi pensieri sessuali non familiari nelle loro menti. Non c’è da stupirsi che accettiamo prontamente il concetto di una metamorfosi letterale “. In altre parole, subire una trasformazione licantropica era un modo  per Michael Jackson di sperimentare la pubertà. Così come le metafore sulle natura umana degli autori di Buffy, l’Ammazzavampiri.
  • Il 14 novembre 1983 Thriller fu mostrato a un pubblico privato al Crest Theatre di Los Angeles. Presenti celebrità tra cui Diana Ross, Warren Beatty, Prince e Eddie Murphy. Jackson rimase nella cabina di proiezione, rifiutando l’invito di Ola Ray a unirsi al pubblico. Il pubblico fece addirittura una standing ovation al film. Su insistenza di Murphy, il cortometraggi fu fatto vedere di nuovo. Forse Eddie si era immedesimato nel protagonista del video per l’outfit in pelle rossa che ci ricorda il famosissimo speciale di Murphy Delirius dello stesso anno.

I premi

Il video vinse 2 Grammy Award nel 1985, 3 MTV Award agli MTV Video Music Awards 1984 (prima edizione dei noti premi). Dagli spettatori di MTV fu anche votato nel 1999 numero uno dei “100 più grandi video musicali di tutti i tempi”.

Nel 2009 il video fu scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti

Nell’ottobre del 2018 fu premiato come “Miglior videoclip degli ultimi 50 anni” da Imaginaction, il primo festival dedicato al videoclip a livello internazionale.

Thriller entra nella cultura di massa

E non c’è da stupirsi se il video, oltre a ricevere tutti questi riconoscimenti, sia entrato a far parte della cultura di massa. Prendiamo alcuni esempi:

  • In uno speciale di Halloween de I Simpson, Bart e Lisa cercano di rianimare il loro gatto morto con un incantesimo magico, ma accidentalmente fanno risvegliare i morti del vicino cimitero. Durante l’incantesimo Bart indossa la copertina dell’album Thriller in testa a mo’ di cappello.
  • In alcuni episodi del cartone animato South Park, Chef, diventato uno zombie, con la giacca rossa e nera, balla la coreografia di Thriller e canta la canzone, ma con un testo diverso.
  • Nel videoclip della canzone Clint Eastwood dei Gorillaz  gli scimmioni/zombie del video danzano la coreografia del video di Thriller
  • Tra gli inserti bonus del DVD del film Final Fantasy , l’intero cast del film balla la danza degli zombie;
  • Lady Gaga cita alcuni passi del video di Thriller nella coreografia del video di Bad Romance
  • Nel 2016, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la first lady Michelle Obama ballarono la canzone con degli studenti ad un evento di Halloween alla Casa Bianca.

E, sempre per parlare di cultura “di massa”, come dimenticare la moltitudine di persone che provano la routine di danza zombie di Thriller?  Secondo il Guinness dei primati ce ne furono addirittura 13.597 ad un evento a Città del Messico, il 29 agosto 2009, in occasione del compleanno di Michael Jackson, scomparso alcuni mesi prima.

Mi auguro di tornare tutti a ballare presto insieme, vicini, in massa, visto che questo periodo di elementi thriller ne ha parecchi. Io, rigorosamente dopo aver imparato la coreografia (bene stavolta) indosserò questi calzini!

Scherzi a parte, il video Thriller ha fatto molto di più che radunare le persone. Ha contribuito a smantellare le barriere razziali per gli artisti di colore, ha rivoluzionato la produzione di video musicali e ha reso popolare la realizzazione di documentari sull’argomento. Ha permesso ai contenuti video di diventare più sofisticati, con l’aggiunta di trame articolate e coreografie  complesse.

Tutto questo è Thriller, e non solo intimidisce, ma é da paura!

#thrillernight

#dancetogether

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