Oggi, 23 giugno, June Carter Cash avrebbe compiuto 90 anni. Purtroppo la cantante, vincitrice di 5 Grammy, si spense nel 2003.
Walk the line
Intorno a lei tanti momenti complessi, ma anche tante vittorie e trionfi, tra cui uno “indiretto” dell’attrice Reese Witherspoon che si aggiudica un Oscar nel 2004, interpretando proprio la Carter nel pluripremiato film Walk the Line, un capolavoro sulla difficile ma reale storia d’amore tra la Carter e Johnny Cash (Il mio film con Johnny Cash). Sfortunatamente la Witherspoon e June Carter Cash non ebbero l’opportunità di incontrarsi, dato che Witherspoon stava girando Vanity Fair al momento della morte della cantante.
Sebbene la Carter fosse conosciuta anche prima del matrimonio con Johnny Cash, è la loro relazione a rappresentare probabilmente la più iconica storia d’amore del mondo della musica di tutti i tempi; perché ha saputo superare il tempo, la dipendenza e gli alti e bassi della fama. Infatti non è sempre stata una passeggiata. Sia Cash che Carter hanno combattuto contro parecchie difficoltà personali e gli ostacoli del settore che avrebbero potuto impedire loro di stare insieme.
La loro storia è così poco convenzionale che ritengo non sia fare un torto alla cantante, nel giorno del suo compleanno, raccontando questa relazione e il film che la documenta, senza parlare solo di June Carter al singolare. Il desiderio di raccontare questa storia in pellicola ha coinvolto anche il figlio della coppia, John Carter Cash, che è produttore esecutivo del già menzionato “Walk the Line” (in italiano, al titolo originale, viene aggiunto anche “Quando l’amore brucia l’anima”).
Ecco come tutto ebbe inizio…
Nel luglio del 1956, Johnny Cash fece il suo debutto sul palco del Grand Ole Opry, dove si esibivano vari artisti. Di recente aveva pubblicato la canzone “I Walk the Line”, che era diventata un successo sia tra i fan del pop e di quelli della musica country. Il cantante Carl Smith diede il benvenuto a Cash nello show, ma è stato un incontro nel backstage che avrebbe avuto il maggiore impatto su Cash: quello con la la moglie di Smith, June Carter.
Una quindicina di anni prima, nel giugno del 1940, June Carter, insieme a sua madre e alle sue due sorelle, Helen e Anita, fondò il gruppo Mother Maybelle and the Carter Sisters, viaggiando per gli Stati Uniti, partecipando a trasmissioni radiofoniche e infine entrando nella programmazione musicale country del Grand Ole Opry.
Fu durante l’Opry che June incontrò il cantante honky-tonk Carl Smith, che sposò nel 1952. Insieme avrebbero avuto una figlia, Carlene, che sarebbe diventata lei stessa una musicista country di successo.
Ma fu appunto nel 1956 che, dopo averla vista, Johnny Cash disse a June Carter “Ho sempre desiderato incontrarti”. Carter, reduce da un tour con l’amico di Cash, Elvis Presley, avrebbe risposto, “Mi sento come se già ti conoscessi.”
“Non riesco a ricordare nient’altro di cui abbiamo parlato, tranne i suoi occhi”, ha scritto June Carter negli appunti sul cofanetto di Cash del 2000, Love, God, Murder. “Quegli occhi neri che brillavano come agate … Aveva un padronanza della sua performance che io non avevo mai avuto. Solo una chitarra e un basso e una gentile presenza che ha reso non solo me, ma tutto il pubblico, il suo seguace. “
All’inizio degli anni ’60, Carter andava regolarmente in tour con Cash come back up, partner per i duetti e intrattenitrice. A quel tempo aveva divorziato da Carl Smith, ma ora era sposata con un ufficiale di polizia di nome Edwin Nix, con il quale avrebbe avuto un’altra figlia, Rosie, un’altra futura musicista country (quando si dice “scritto nel DNA”!).
La proposta
Sia Carter che Cash restarono sposati ai rispettivi coniugi fino al 1966 e al 1967 e si comportarono in modo relativamente cauto nel corso degli anni riguardo all’inizio della loro relazione. Cash fece la proposta di matrimonio alla sua June sul palco della London Ice House di fronte a una folla di 7.000 persone nel febbraio 1968. Si sposarono poche settimane dopo. A seguire una foto dell’evento, a destra, mentre, a sinistra, un’immagine tratta dalla serie TV “Nashville”. La storia degli interpreti della serie assomiglia molto a quella dei protagonisti dell’articolo di oggi, potremmo dire che Rayna Jaymes e Deacon Claybourne stanno a June Carter Cash e Johnny Cash. La differenza più evidente è che, in Nashville, la star della coppia è lei. Somiglianza invece per quanto riguarda le dipendenze: in Nashville è Deacon ad essere un alcolizzato, così come Johnny Cash.
“Non ho mai parlato molto di come mi sono innamorata di John”, ha detto June Carter a Rolling Stone nel 2000. “Non c’è stato un momento opportuno per innamorarmi di lui, e non c’era un momento conveniente per lui per innamorarsi di me. … Avevo paura del suo modo di vivere. Ho pensato, non posso innamorarmi di quest’uomo, ma è proprio come un anello di fuoco (He’s just a ring of fire). “
È stato questo pensiero che l’ha ispirata a scrivere la canzone di successo di Cash “Ring of Fire” con Merle Kilgore. (La canzone è stata originariamente pubblicata come singolo dalla sorella di June Carter, Anita, prima di essere registrata da Cash nel 1963.)
Le dipendenze
Come è noto, negli anni ’60, Cash ha avuto a che fare con una seria dipendenza da droghe e alcol. Il suo matrimonio con la prima moglie si stava sgretolando sotto le sue frequenti assenze, infedeltà e dipendenze ed era noto ai più per cancellare o semplicemente non presentarsi ai concerti che avrebbe dovuto tenere. Fu, nel corso della sua vita, arrestato sette volte, anche se, nonostante la sua reputazione di fuorilegge, non passò mai molto tempo in prigione. La maggior parte dei suoi reati riguardavano droghe o alcol, incluso un arresto del 1965 dopo che Cash attraversò il confine dal Texas a Juarez, in Messico, e fu catturato mentre tornava con oltre 1.000 compresse di anfetamine in suo possesso.
Nello stesso anno ha anche accidentalmente dato fuoco a una porzione della Foresta Nazionale di Los Padres in California, bruciando centinaia di acri di foresta e uccidendo molti dei condor della California in via di estinzione della regione. È stato citato in giudizio dal governo federale, diventando la prima persona mai citata in giudizio dal governo degli Stati Uniti per l’avvio di un incendio boschivo.
Sembra che nello stesso periodo anche June Carter manifestasse problemi di dipendenza (secondo il libro del figlio di John Carter Cash del 2007, Anchored in Love: The Life and Legacy of June Carter Cash), ma che questo non le avesse impedito di soccorrere Cash aiutandolo a riprendersi. La storia racconta che Cash vagò in una grotta sul fiume Tennessee, pronto a morire nella ricerca di Dio, per poi tornare dalla grotta e infine trovare sua madre e June ad aspettarlo a braccia aperte. Cash racconta quel giorno come “ il giorno in cui ho cancellato le pillole”, sebbene la biografia del cantante del 2013 di Robert Hilburn indichi che la grotta in questione sarebbe stata inondata in quel momento.
I successi
Nel corso degli anni insieme, i due hanno avuto carriere musicali fruttuose, condividendo Grammy Awards nel 1967 e 1970 in aggiunta ai loro premi individuali (2 Grammy per Carter e 11 per Cash, incluso un premio alla carriera.) Hanno anche diretto The Johnny Cash Show , uno spettacolo di varietà TV con ospiti musicali come Bob Dylan e Kris Kristofferson, tra il 1969 e il 1971.
L’unico figlio nato dalla loro unione, John Carter Cash, è nato nel 1970. Diventa un musicista e un produttore musicale a pieno titolo (ancora una volta il DNA!).
La coppia rimase insieme per il resto delle loro vite, morendo a una distanza di appena quattro mesi l’uno dall’altro: Carter nel maggio 2003, Cash quel settembre. “Mi affascini e mi ispiri ancora. Mi influenzerai per il meglio. Sei l’oggetto del mio desiderio, la ragione numero uno per la mia esistenza “, ha scritto Cash a sua moglie per il suo 65esimo compleanno. “Siamo diventati vecchi e ci siamo abituati l’uno all’altra. La pensiamo in modo simile. Ci leggiamo nella mente. Sappiamo cosa vuole l’altro senza chiedere. A volte ci irritiamo un po’. Forse a volte ci diamo per scontato. Ma una volta ogni tanto, come oggi, medito su tutto questo e mi rendo conto di quanto sia fortunato a condividere la mia vita con la più grande donna che abbia mai incontrato. “
Non credo ci sia molto da aggiungere che non abbia già detto Johnny Cash.
Tanti auguri, grande donna.
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