Buon Compleanno, Frank Miller!

Illustrazione di Batman - Zoa Studio
Illustrazione di Batman – Zoa Studio

Frank Miller in nero e rosa. 10 aneddoti passati e futuri che vi faranno riflettere.

  1. Se i super eroi di oggi sono contaminati di realtà lo dobbiamo ad autori come Frank Miller che cominciò ad introdurre tematiche più adulte e atmosfere noir già dai suoi primi lavori. Primo tra tutti citiamo in ordine cronologico Daredevil (1979-1983) della Marvel. Il diavolo di Hell’s Kitchen venne immerso in una realtà urbana fatta di casi umani, degrado e violenza. E’ grazie alla penna e all’idea di Frank Miller che Daredevil si arricchisce del personaggio di Elektra, una assassina ninja che come l’Elettra greca di Sofocle vuole vendicare il padre.
  2. L’attenzione per il mondo orientale, studiato per Daredevil, in particolare il Giappone, viene incanalato nel fumetto Ronin del 1983 per la Dc Comics. La colorista delle tavole Lynn Varley diede una grande profondità alla storia. La stessa collaborò a 300 per il quale vinse il premio Eisner (gli Oscar dei fumetti) come miglior colorista e nel 2007 si occuperà di colorare i fondali dell’ adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto. Nelle fumetterie si è appena concluso il prequel di 300 dal titolo Xerxes: The Fall of the House of Darius and the Rise of Alexander, una storia in 5 albi edita da Dark Horse Comics. Lynn e Frank si conobbero con Ronin, si sposarono nel 1986 con Batman, Dark Knight Returns e divorziarono nel 2005 con l’uscita di Sin City al cinema.
  3. Nel 1986 Frank Miller si deve occupare alla Dc Comics di disegnare e Lynn Varley di colorare una miniserie in 4 numeri dal titolo: Batman, Dark Knight Returns (Batman, il ritorno del Cavaliere Oscuro) dove un Batman di 55 anni che non veste i panni dell’uomo pipistrello da 10 anni a causa dell’assassinio di Robin da parte del Joker torna all’azione per salvare Gotham City. La metropoli, manco a dirlo, sembra Sodoma e Gomorra e Harvey Dent alias Due Facce ne sta diventando il Don Vito Corleone di turno. Quello che è interessante è che Batman in questa rinnovata lotta si fa affiancare da una giovane ragazza Carrie Kelly, che diventerà il nuovo Robin. Dopo Elektra, Frank Miller tenta ancora una volta di affiancare ad un protagonista maschile, un personaggio femminile.

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    Carrie Kelly e Batman
  4. Batman, the Dark Knight Returns contribuisce in maniera significativa a elevare il genere fumetto affiancando tematiche complesse e introspettive ad una ricerca artistica. Non parleremo più solo di fumetto, ma di graphic novel. La visione di Frank Miller di Batman diventerà quella dominante, ripresa dalla versione cinematografica di Tim Burton del 1989, da quelle più recenti di Christopher Nolan, oltre che da romanzi grafici come Batman: The Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland e Arkham Asylum: Una folle dimora in un folle mondo di Grant Morrison e Dave McKean. Ma forse è con il film di Zack Snyder del 2013 Batman vs Superman, Dawn of Justice che il cinema fa diretto riferimento al fumetto di Frank Miller. Nel terzo e quarto volume della miniserie infatti i due super eroi si scontrano, in una visione singolare dell’autore in cui yin e yang devono confrontarsi. Entrambi però devono sopravvivere per continuare una necessaria ed eterna lotta in cui un eroe superuomo perbene diventa strumento di autoconservazione di una società che non vuole evolversi, e l’eroe troppo umano legato all’oscurità diventa paladino di uno scontro per ribaltare lo status quo. Dopotutto l’evoluzione implica una rottura con un sistema, una accettazione di una realtà che è in divenire, nel bene e nel male.
  5. La lotta tra Batman e Superman riprenderà nel 2001 con Batman: The Dark Knight Strikes Again (Il cavaliere oscuro colpisce ancora) e nel 2015 con Dark Knight III: The Master Race (Il cavalier Oscuro III: Razza Suprema), finale della trologia iniziata nel 1986. Letmotiv delle opere è l’immersione dei personaggi in una società distopica. In questo caso il potere è raccontato da dei media politicizzati e controllato da Lex Luthor. Superman è ricattato dal suo acerrimo nemico e ha intrecciato una relazione con Wonder Woman da cui è nata una figlia, Lara. Quest’ultima, insieme a Batman e ad un Superman rientrato in gara riuscirà a sconfiggere Lex e Brainiac prima, e Quar dopo. Ma vorrei tornare al personaggio di Carrie Kelly, che dopo esser stata il primo Robin al femminile, esser diventata Catgirl diventa Batwoman, affiancando alla pari Batman. E questa tavola è qualcosa di geniale.

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    Carrie Kelly diventa Batwoman
  6. L’innovazione delle tavole realizzate da Miller per Dark Knight Returns è di tale portata storica per i comics, che le versioni originali realizzate dall’artista sono tra le più ricercate dai collezionisti e le quotazioni raggiunte sono molto elevate. La tavola interna del terzo numero, in cui Batman vola su Gotham insieme a Robin è la pagina originale più costosa della storia del fumetto americano, essendo stata venduta ad un’asta nel maggio 2011 per 448.125 $.
  7. Il 2005 è l’anno in cui esce nelle sale Sin City, trasposizione dell’omonimo fumetto del 1991. E il film è unico nel suo genere. L’aspetto visivo, che ovviamente è quello che più colpisce mentre si guarda Sin City, è costruito con estrema attenzione attraverso una serie di strumenti tutti orientati al digitale: primo fra tutti il croma key, che permette di padroneggiare la maggior parte delle scenografie in sede di post-produzione. L’effetto coloristico di contrasto bianco/nero, che fa sembrare il film un fumetto in movimento è la vera anima del film, ed è stato ottenuto digitalmente, aggiungendo delle violente macchie di colore rosse e gialle in punti strategici nei fotogrammi, imitando le tavole cartacee. Robert Rodriguez  il regista, Quentin Tarantino “come aiuto regista”, sotto la supervisione di Frank Miller, firmeranno un film che merita un segnaposto nella storia del cinema.
  8. Nel 2010 viene realizzato lo spot del profumo Guilty di Gucci in stile Sin City con protagonisti Chris Evans ed Evan Rachel Wood e la direzione di Frank Miller. ( https://www.youtube.com/watch?v=C4rHnUMxg2c&w=560&h=315 )  L’opera, come il suo seguito del 2014 Sin City: A Dame to Kill For (Una donna per cui uccidere) ha cominciato a fornire un discreto materiale a supporto della tesi che definisce Frank Miller un sessista e un misogino. Effettivamente si contano sulle dita di una mano i personaggi femminili creati da Frank Miller che non sono prostitute. Se stiamo a ben vedere fino al secolo scorso le donne influenti erano moglie o concubine di uomini potenti, e l’emancipazione della donna è arrivata con la rivoluzione sessuale del ’68. Quindi legare la sessualità all’immagine di una donna forte è qualcosa di ancestrale, a discolpa del povero Frank. Nella trilogia del Cavaliere Oscuro ha osato rendere Wonder Woman ( Wonder Women) un pò “donnetta” in questo ruolo di madre ed eroina assente. C’è da dire che Superman è diventato una sorta di funzionario di Stato, privato della sua eroicità. Entrambi gli dei sono stati svuotati della propia scintilla divina. In All star Batman & Robin, Frank fa rapire all’uomo pipistrello un ragazzino per farlo diventare Robin con la famosa battuta “Sei appena stato arruolato per una guerra”, dopo avergli dato del “ritardato” e ironizza sull’immagine femminista di Wonder Woman facendole apostrofare un tizio per strada “out of my way, sperm bank”.
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    Wonder Woman

    L’impressione è che se uno guarda le donne di Sin City, un gruppo di puttane super organizzate che dirigono Old Town, ma che singolarmente subiscono situazioni violente, potrebbe credere che Frank Miller non abbia una grande considerazione dell’universo femminile. Il fatto che 300 sia un microcosmo maschile non supporta la causa. Dall’altra, se guardiamo ai personaggi maschili, potranno forse essere più dentro l’azione, ma non ce n’è uno che si salvi. Sono confusi, autoreferenti, violenti e incapaci di evolversi. Poi nelle storie trovi che la piccola Nancy (Sin CIty) è quanto di bello c’è da proteggere, Lara salverà il mondo, Carrie sarà il futuro cavaliere oscuro. Più che una contrapposizione tra Marte e Venere, l’impressione è che tutto ciò che è vecchio, è corrotto, cinico e disincantato mentre il nuovo, l’energia, il cambiamento sia il goal della storia e non può non incarnarsi metaforicamente nel genere che partorisce letteralmente la vita.

  9. Se All star Batman ci fornisce controversi e divertenti spunti sull’universo di Frank Miller, non possiamo non tirare in ballo l’opera più criticata di questo artista che pubblicamente ha chiesto scusa per la sua uscita. In sua difesa Miller dichiarò che i fattori emozionali che l’avevano spinto a scrivere quest’opera avevano offuscato la propria ragione. Parafrasando: “ho fatto più male che bene. Scusate, non ho ragionato”. Il titolo è Holy Terror ed è del 2011. Esatto, dopo gli attentati alle torri gemelle. Per chi lo cercasse è stato tradotto anche in italiano ed edito dalla Bao Publishing nel 2012 con il titolo Sacro Terrore. Se vi chiedete come me perchè è stato tradotto “Sacro” quando anche in italiano il gioco è “Santo”, fatemi sapere.
  10. Nell’autunno 2019 uscirà un romanzo, scritto da Tom Wheeler e illustrato da Frank Miller dal titolo Cursed. Parallellamente Netflix sta producendo la serie tv omonima di 10 episodi in cui Tom e Frank saranno produttori e sceneggiatori. La serie sarà incentrata sulla storia del mito di Re Artù da un punto di vista tutto nuovo, quello della sedicenne Nimue, un’adolescente che possiede un misterioso dono molto potente e che è destinata a diventare la potente Dama del Lago e interpretata da Katherine Langford, attrice famosa per il ruolo di Hannah Baker nella serie televisiva 13 Reasons Why. La sua storia è costellata di tragedie: dopo la morte della madre, Nimue decide di allearsi con il giovane mercenario Artù, che la aiuta a rintracciare Merlino e ad impossessarsi di un’antica spada. Nel corso del loro viaggio Nimue dovrà imparare a gestire il proprio potere e a combattere i temibili Paladini Rossi e il loro complice, Re Uthe, con cui si scontrerà diverse volte.

Buon Compleanno Frank e grazie!

Frank Miller opere

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